AEP® SYSTEM

LA LINGUA DI EINSTEIN E LA NOSTRA, COSA HANNO IN COMUNE?

Anche se la nostra non è "famosa" come la sua, la lingua ha comunque una grande importanza. Quando deglutiamo (1600/2000 volte al giorno) e siamo in fisiologia, appoggiamo inizialmente il dorso della lingua alla volta del palato, poi portiamo i denti ad un contatto lieve, facendo aderire la lingua contro tutte le superfici interne dei denti, guance e labbra contro tutte le superfici esterne, innalzando e abbassando l'osso ioide che attraverso i muscoli sottoioidei, influenza spalle e colonna vertebrale fino all'appoggio podalico.
La sensazione che percepiamo, è quella di intimo contatto tra i denti e il corridoio muscolare formato da lingua e guan-ce, rendendoci conto che non ci sono spazi vuoti.

Quando deglutiamo la nostra bocca sigilla il nostro corpo e diventiamo un volume chiuso.
Per ragionare volumetricamente perciò, pensiamo a quello che avviene quando gonfiamo un palloncino, una volta fatto il nodo di chiusura, ci rendiamo conto che l'aria contenuta in esso occupa un volume definito e che se lo schiacciamo, resta inalterato volumetricamente, ma si ridistribuisce nello spazio.
Noi funzioniamo come il palloncino, a bocca chiusa "fatto il nodo", il volume resta inalterato, ma se "schiacciato" si ridistribuisce.

Ecco perchè è importante in particolare nelle riabilitazioni implantari (vedi foto), posizionare impianti e corone dentali in armonia con il corridoio muscolare per non alterare il volume linguale che se schiacciato, sarebbe costretto a cercare spazio per ridistribuire il volume, spingendo in modo anomalo sugli altri denti con l'eventualità di creare sofferenze pa-rodontali, torsioni dentali, diastemi e adattamenti torsivi dell'osso ioide.
Osso ioide che interagisce con il resto del corpo...

Per evitare ciò, sia nelle riabilitazioni "su impianti che su denti naturali", è fondamentale progettare e realizzare le protesi dentali tenendo conto dell'unicità di ogni singolo paziente (metodica AEP® System), inserendosi nel contesto in armonia con il corridoio muscolare formato da guance e labbra.