AEP® System
Armonia Estetica Posturale

Giovanni Maver | odontotecnico posturo consapevole

La nostra esperienza per il vostro benessere
armonia del sorriso - equilibrio posturale

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Per dare ad ognuno il suo sorriso “AEP® System” giornata formativa

corso medici1Per ad ognuno il suo sorriso “AEP® System”                                                              Armonia Estetica Posturale®

(corso per Odontoiatri e Odontotecnici – consigliato per ODONTOIATRI)

 

PREMESSA

Estetica Stereotipata Holliwoodiana? No, armonia estetica personalizzata e salute.                  Una particolare tendenza che si sta verificando sempre di più negli ultimi anni, è l’accanita ricerca della così chiamata ”estetica holliwoodiana”, ovvero quella bellezza che rincorre spasmodicamente la perfezione della simmetria. Però nei visi, anche in quello di una bella donna apparentemente simmetrico, si evidenziano ad un’analisi più attenta, delle differenze fra la parte destra e la parte sinistra. Questo è un concetto accettato da tutti nel corpo (spalle e bacino non sono mai alla stessa altezza), ma meno condiviso nel volto e nelle arcate dentali. Immaginando il viso come se fosse un puzzle tridimensionale, se mancano dei tasselli e vogliamo ricomporlo, dobbiamo osservare l’immagine d’insieme e la forma dei tasselli, riposizionandoli poi in armonia con il contesto. Anche la riabilitazione di un sorriso rientra in questo mosaico e per garantirne l’armonia estetica, richiede una valutazione approfondita della struttura del volto di ogni paziente, affinché mediante criteri e parametri codificati “AEP® System”,si possa ricreare un sorriso individuale ed equilibrato in armonia con il viso e il resto del corpo.

 

ARGOMENTO TRATTATO 

AEP® System è una metodica operativa brevettata, utilizzata, sia per progettare e realizzare riabilitazioni complete su denti naturali e impianti, sia per aiutare il medico a curare disfunzioni e patologie della masticazione. L’approccio terapeutico viene deciso dal medico in relazione alla complessità del caso e può prendere in considerazione la valutazione del solo apparato stomatognatico o del complessivo stato di salute del paziente. La raccolta strutturata di tutti i dati, porta alla realizzazione di placche/bite per risolvere la sintomatologia dolorosa o ad un progetto protesico che permette di ricreare un sorriso individuale ed equilibrato in armonia con il viso e il resto del corpo.

 

PROGRAMMA
Parte teorica (4-6 ore).
Vengono illustrati i criteri e i parametri utilizzati nel protocollo di lavoro “AEP® System – Armonia Estetica Posturale®” e ne viene spiegato l’utilizzo mediante la visione di casi esplicativi.

Parte pratica (2-4 ore).
Coadiuvati dal relatore, si esegue la valutazione di volto e modelli di alcuni corsisti per comprenderne l’armonia estetica e l’unicità e si esegue la funzionalizzazione dimostrativa di una “placca di resettazione gnatologica–posturale AEP® System”.

 

RELATORE  Odt.Giovanni Maver

DATA CORSO
17 novembre 2018
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
SEDE CORSO
Studio Bormida
P.le Marengo 8 – 20121 – Milano – Tel.02 876122

 

COSTO € 200,00 + IVA
REFERENTI INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Giovanna Facchinetti 02 876122
Giovanni Maver 035 657913

Bormida

“Corso progettazione protesica con AEP® System”,

Le interazioni tra bocca e postura sono un tabù? Se vuoi risolvere qualche tuo dubbio ti aspetto il 28/29 settembre al mio corso analogico – digitale la “Progettazione protesica con AEP® System”,
organizzato da CNABG•SNO 2018: ODONTO®EVOLUTION alta formazione per odontotecnici
SEDE CORSO
Scuola Leonardo Da Vinci Via G. B. Moroni, 255 Bergamo
Info http://www.cnabergamo-formazione.it/k-course/progettazione-protesica-con-aep-system/

locandina corso sno 2018 3 - Copia (2)locandina corso sno 2018

AEP® System – THE NEW WELL-BEING FORMULA

AEP® SystemUN SOLO OBIETTIVO: STARE BENE SENTENDOSI BENE
Unire perciò l’armonia del sorriso al benessere posturale, attraverso la realizzazione di protesi dentali altamente individualizzate.

LA FILOSOFIA
AEP® System si propone di restituire al paziente, in relazione alle problematiche stomatotognatiche e extra-stomatognatiche presenti, il recupero della migliore qualità di vita possibile. Il metodo AEP® System fa di “stare bene sentendosi bene” la propria linea guida e dell’integrazione tra armonia estetica e postura, i suoi cardini.

DI COSA SI TRATTA
AEP® System è una metodica operativa brevettata, utilizzata, sia per progettare e realizzare riabilitazioni complete su denti naturali e impianti, sia per aiutare il medico a curare disfunzioni e patologie della masticazione. L’approccio terapeutico viene deciso dal medico in relazione alla complessità del caso e può prendere in considerazione la valutazione del solo apparato stomatognatico o del complessivo stato di salute del paziente. La raccolta strutturata di tutti i dati, porta alla realizzazione di placche/bite per risolvere la sintomatologia dolorosa o ad un progetto protesico che permette di ricreare un sorriso individuale ed equilibrato in armonia con il viso e il resto del corpo.

I NOSTRI VALORI
“Esperienza”, “ricerca”, “tecnologia” e “saper fare”, sono i valori forti che hanno portato allo sviluppo e realizzazione del metodo AEP® System.

ESPERIENZA, maturata in oltre 30 anni con medici e pazienti.
RICERCA E STUDIO continuativi come canali prioritari per valutare e provare la reale efficacia della metodica.
TECNOLOGIA come supporto indispensabile per la sua realizzazione in chiave pratica.
SAPER FARE, come capacità di tradurre nel concreto competenze e passione.

http://www.giovannimaver.it/it/aep-system-armonia-estetica-posturale-cosa-ne-dicono.php

“NOI” E IL CAMBIAMENTO, nel post la mia opinione e la vostra?

Immagine f7bQuello che sta succedendo nel campo dentale e in altri settori dell’economia è già accaduto prima, fra supermercati e piccoli negozi e in generale, fra grossi gruppi e piccole attività. Il mondo sta andando in questa direzione che ci piaccia o no. Dovremo rassegnarci ad una drastica riduzione del numero degli studi odontoiatrici, a vantaggio delle catene di cliniche dentali e ad un ridimen-sionamento del numero degli odontotecnici, dovuto alla tecnologia sempre più presente.

Siamo in un momento di cambiamento epocale, in cui la realtà quotidiana cambia molto veloce-mente ed è perciò prioritario coltivare una forma mentis volta alla flessibilità, perché AL CAM-BIAMENTO NON CI SI PUO’ OPPORRE; penso però che non lo si debba subire passivamente, ma utilizzarlo per quello che in parte è, cioè una grande opportunità per evolvere.

Opportunità offerta ad esempio dalla visione sistemica del corpo, rafforzata negli ultimi vent’anni, dalle evidenze scientifiche dell’interazione tra le sue parti, da ciò, la consapevolezza che la bocca è armonia estetica e salute, non solo cosmesi.
Altre opportunità ci vengono offerte dalla tecnologia e dalle conoscenze in continuo accrescimen-to; la prima, permettendoci di eseguire con precisione e velocità le parti di lavoro routinarie, la seconda, consentendoci di valutare la struttura del volto di ogni paziente, aiutandoci così a creare, un sorriso personalizzato in armonia con il viso e il resto del corpo.

CAMBIAMENTI VISTI QUINDI COME OPPORTUNITA’, perché ci mettono nelle condizioni di confrontarci con la realtà delle catene di cliniche dentali. Gli imprenditori che le gestiscono, fanno del marketing e dei costi ridotti al minimo il loro punto di forza, mentre noi, possiamo fare certa-mente la differenza puntando sui nostri valori, cioè il codice deontologico, la conoscenza, le com-petenze e l’esperienza.
Peculiarità che ci mettono nelle condizioni di creare sorrisi ad personam dando benessere e salute ai pazienti. Questo è possibile se “NOI” professionisti del dentale, creiamo tra medici e odonto-tecnici dei “TEAM protesici”, coadiuvati quando serve da figure professionali extrastomatognati-che e che insieme, cresciamo ed evolviamo attraverso il dialogo e la collaborazione. Presupposti questi che ci permettono di sviluppare un linguaggio comune e acquisire nuove competenze e co-noscenze, atte a strutturare dei protocolli terapeutici con la finalità di dare salute e benessere al paziente.

Sono uno sportivo e lo sport mi ha insegnato che l’AVVERSARIO non va demonizzato, VA RI-SPETTATO E VALUTATO, le catene di cliniche dentali in Italia e all’estero fanno il loro gioco, sta a noi confrontarci usando i nostri punti di forza. Perciò, ottimizziamo il rapporto quali-tà/prezzo, miglioriamo la comunicazione, evidenziamo le differenze tra le due proposte terapeuti-che e …giochiamo la partita con la consapevolezza del valore del “NOI”, inteso come team di pro-fessionisti che lavora con competenza e passione al motto di
“UNO PER TUTTI E TUTTI PER LA SALUTE DEL PAZIENTE”

“AEP® System” armonia del sorriso, equilibrio posturale.
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BITE AND DENTAL PLAQUES, two information to learn more!

bite and dental plaques

bite and dental plaques

The use of plates and bites, has the purpose of modifying the mandibular position when it is pathological; that is, when the mouth is closed, the teeth constrain the jaw and jaw between them, triggering muscular / articular tensions or pains in the mouth or the rest of the body.

BITE AND PLATES ARE GENERIC TERMS, the term bite derives from English bite and it is used for non-smooth devices that give a stable position and bound to the jaw, while the term plaque, is used for smooth devices that do not give a position constrained to the mandible.
There may be differences then in relation to:
• position: on the jaw or on the jaw,
• material: rigid, soft, mixed …
• approach: gnathological, gnathological-postural,
• objectives: to give a therapeutic position, to reset the position, to stabilize the position, …….
• mode of use: nighttime, daytime, ….
• optimization techniques for patient application: in regulation, in the number of appointments, …………

Plate and bite example:
The AEP® System night-time reset plate is a smooth, superior or inferior plate, made of soft / rigid material, with a gnathological / postural or gnathological approach. It is regulated by the doctor every three weeks, swallowing and voluntary closure for about 4/6 months.

THE LOGIC OF USE DERIVES FROM THE HOLISTIC VISION, ie the evidence that the human system interacts between its parts and therefore the mouth can influence and be influenced by the rest of the body. Following this consideration, the dental bond is removed with the interposition of the plate between the jaw and mandible, leaving the body free to express its ability to self-regulate by researching the physiology.
The nocturnal plaque thus resets the pathological mandibular position with the passing of the hours, therefore upon awakening, the resting position (with a half-open mouth) is physiological. The position of the teeth, however, remains unchanged and when you close the mouth after removing the plate, you initially feel abnormal contacts, but after a period of muscle adaptation of about 10/15 minutes (the time to have breakfast), apparently everything is like before.
So why is the patient well?
Because if there are no problems outside the mouth, the muscles during the night could relax and load the “energy stack”.
However, when the patient closes his mouth during the day (in physiology we do it for about 20 minutes a day during the swallowing), the dental bond slowly brings him back to the pathology situation, but the use of the “pile” loaded during the night, allows him to keep the painful silence silent until the evening when he removes the plaque.

If the patient wants to test a definitive solution, he proceeds to stabilize the mandibular position obtained upon awakening with a diurnal reprogramming bite.

The AEP® System daytime reprogramming bite is a non-smooth plate with minimum bulk volume, lower or upper, made of rigid material, with a gnathological / postural or gnathological approach. It is regulated by the doctor every three weeks in swallowing and voluntary closure for about 2/3 months.

THE USE OF THE BITE DIURNAL HAS AS A TARGET, the binding between their jaw and jaw in the new mandibular position, in order to be able to test in a stable but temporary way, the recovery of the physiology of the mouth and body.
The therapeutic path is so far reversible, if the patient is satisfied with the degree of health and well-being achieved, he definitively stabilizes the situation by acting prosthetically, orthodontically, or ….

“AEP® System” harmony of the smile, postural balance.

Bite e placche dentali, due informazioni per saperne di più!

Bite e placche dentali

Bite e placche dentali

L’utilizzo di placche e bite, ha lo scopo di modificare la posizione mandibolare quando è patologica; cioè, quando a bocca chiusa, i denti vincolano tra loro mandibola e mascella, innescando delle tensioni o dolori muscolari/articolari alla bocca o al resto del corpo.

BITE E PLACCHE SONO TERMINI GENERICI, il termine bite deriva dall’inglese morso e lo si utilizza per i dispositivi non lisci che danno una posizione stabile e vincolata alla mandibola, mentre il termine placca, lo si utilizza per i dispositivi lisci che non danno una posizione vincolata alla mandibola.
Vi possono essere differenze poi in relazione a:
• posizione: sulla mascella o sulla mandibola,
• materiale: rigido, morbido, misto…
• approccio: gnatologico, gnatologico-posturale,
• obiettivi: dare una posizione terapeutica, resettare la posizione, stabilizzare la posizione, …….
• modalità di utilizzo: notturno , diurno, ….
• tecniche di ottimizzazione all’applicazione su paziente: nella regolazione, nel numero degli appuntamenti, …………

Vi sono perciò differenti tipologie di placche e bite e tutti in linea generale sono validi, fintanto che migliorano la salute del paziente.
Di seguito un esempio di placca e bite che con i Team protesici di cui faccio parte abbiamo messo a punto:

LA PLACCA DI RESETTAZIONE NOTTURNA AEP® System è una placca liscia, superiore o inferiore, in materiale morbido/rigido, ad approccio gnatologico/posturale o gnatologico. Viene regolata dal medico ogni tre settimane, in deglutizione e in chiusura volontaria per circa 4/6 mesi.

LA LOGICA DI UTILIZZO DERIVA DALLA VISIONE OLISTICA, cioè l’evidenza che il sistema uomo interagisce tra le sue parti e quindi la bocca può influenzare e venire influenzata dal resto del corpo. A seguito di questa considerazione, viene tolto il vincolo dentale con l’interposizione della placca tra mascella e mandibola, lasciando libero il corpo di esprimere così la sua capacità di autoregolarsi ricercando la fisiologia.
La placca notturna resetta così con il passare delle ore la posizione mandibolare patologica, perciò al risveglio, la posizione di riposo (a bocca socchiusa) è fisiologica. La posizione dei denti resta però invariata e quando si chiude la bocca dopo aver tolto la placca, si avvertono inizialmente dei contatti anomali, ma dopo un periodo di adattamento muscolare di circa 10/15 minuti (il tempo di far colazione), apparentemente tutto è come prima.
Allora perché il paziente sta bene?
Perché se non persistono problematiche esterne alla bocca, la muscolatura durante la notte ha potuto rilassarsi e caricare la “pila energetica”.
Ma, quando il paziente chiude la bocca durante il giorno (in fisiologia lo facciamo per circa 20 minuti al giorno durante la deglutizione), il vincolo dentale lo riporta lentamente verso la situazione di patologia, l’utilizzo però della “pila” caricata durante la notte, gli consente di mantenere silente la sintomatologia dolorosa fino alla sera quando rimetterà la placca.

Se il paziente vuole testare una soluzione definitiva, si passa a stabilizzare la posizione mandibolare ottenuta al risveglio con un bite di riprogrammazione diurno.

IL BITE DI RIPROGRAMMAZIONE DIURNO AEP® System è una placca non liscia a minimo ingombro volumetrico, inferiore o superiore, in materiale rigido, con approccio gnatologico/posturale o solo gnatologico. Viene regolato dal medico ogni tre settimane in deglutizione e in chiusura volontaria per circa 2/3 mesi.

L’UTILIZZO DEL BITE DIURNO HA COME OBIETTIVO, il vincolare tra loro mandibola e mascella nella nuova posizione mandibolare, in modo da poter testare in modo stabile ma provvisorio, il recupero della fisiologia di bocca e corpo.
Il percorso terapeutico è fin qui reversibile, se il paziente è soddisfatto del grado di salute e benessere raggiunto, si stabilizza definitivamente la situazione intervenendo protesicamente, ortodonticamente, o …..

Caso clinico pubblicato su “TEAMWORK Clinic” pdf scaricabile al link http://www.giovannimaver.it/articoli/09.pdf

“ AEP® System” armonia del sorriso, equilibrio posturale.

EQUILIBRIO POSTURALE E DEL SORRISO, PERCHE’ SONO IMPORTANTI?

equilibrio posturale e del sorrisoIl sistema umano in piedi in fisiologia, ha come priorità la ricerca dell’equilibrio, in questo modo utilizza i muscoli al minimo e quindi ha il dispendio energetico più basso.
L’equilibrio non è statico ma dinamico; infatti, anche quando siamo convinti di essere immobili, il nostro cuore batte, respiriamo e per opporci alla gravità, attiviamo la muscolatura mantenendo costantemente una lieve oscillazione anteroposteriore mediata da piccoli accomodamenti laterali.

EQUILIBRIO VALUTATO attraverso il rapporto espresso tra i punti cardine corporei (punti rossi vedi foto) che in fisiologia sono allineati lungo una linea immaginaria perpendicolare al pavimento. Sappiamo tutti però che vi sono delle differenze tra i due lati del corpo, legate alle facilitazioni muscolari (destrimane o mancino).
Differenze, risultato delle torsioni compensative adattative del corpo nei tre piani dello spazio, cioè ad es., tanto quanto le spalle vanno in torsione da destra a sinistra, in egual misura il bacino va in torsione da sinistra a destra, le due torsioni si annullano e abbiamo il mantenimento dell’equilibrio dei punti cardine con lievi asimmetrie di spalle e bacino.
Ogni corpo, ha una sua forma asimmetrica, alla costante ricerca nel movimento, di una sua biosimmetria nella funzione.

PER BIOSIMMETRIA NELLA FUNZIONE si intende che, il lavoro muscolare prodotto dalla parte destra e dalla parte sinistra del corpo debbano essere uguali. Applicato ad esempio alla camminata, lo sviluppo del lavoro muscolare delle due parti deve equivalersi, se vogliamo camminare diritto. Quindi, asimmetria nella forma e biosimmetria nella funzione, senza dover ricercare l’uguaglianza del passo.

SE IL CORPO è ASIMMETRICO, è logico pensare che anche il viso e le arcate dentali lo siano. Perciò, in linea con l’obbiettivo del corpo in fisiologia, nella riabilitazione di un sorriso, è importante rispettarne l’asimmetria di base, ricercando l’equilibrio tra il lavoro muscolare destro e sinistro (egual numero di cicli masticatori), espressione della biosimmetria nella funzione.

EQUILIBRIO, ESPRESSIONE DI FISIOLOGIA
“ AEP® System” armonia del sorriso, equilibrio posturale.

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STARE BENE PER SENTIRSI BENE, è LA LINEA GUIDA DI “AEP™System”. Cosa ne dicono?

di AEP™ System è unire l’armonia del sorriso al benessere posturale, attraverso la realizzazione di protesi dentali altamente individualizzate.

LA FILOSOFIA
AEP™ System si propone di dare al paziente che necessita di riabilitazioni complete o affetto da disfunzioni e patologie della masticazione, il recupero della migliore qualità di vita possibile, in relazione alle problematiche stomatotognatiche e extra-stomatognatiche presenti. Il metodo AEP™ System fa di “stare bene per sentirsi bene” la propria linea guida e dell’integrazione tra armonia estetica e postura, i suoi cardini.

DI COSA SI TRATTA
AEP™System è una metodica operativa brevettata, utilizzata, sia per progettare e realizzare riabilitazioni complete su denti naturali e impianti, sia per aiutare il medico a curare disfunzioni e patologie della masticazione. L’approccio terapeutico viene deciso dal medico e può prendere in considerazione la valutazione del solo apparato stomatognatico o del complessivo stato di salute del paziente.

Al link http://www.giovannimaver.it/it/aep-system-armonia-estetica-posturale-cosa-ne-dicono.php opinioni, indirizzi e siti di medici che utilizzano
AEP™System“AEP™System” armonia del sorriso, equilibrio posturale.
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DOLORI A BOCCA E POSTURA, SONO “sempre” RISOLVIBILI?

Avere una visione olistica, significa accettare l’interazione continua tra tutte le parti del corpo, interazione gestita e organizzata dal computer centrale (cervello), grazie alle informazioni che arrivano dalle tre componenti, fisica, chimica e psichica, della triade della salute.
Organizzazione che adotta spesso dei compromessi, ad es. se abbiamo un dolore al piede, viene subito inviato il segnale al computer centrale che cerca di provvedere per risolverlo ma, se questo non è possibile, il corpo cerca la strategia compensativa adattativa che gli faccia sentire meno dolore, consumando meno energie e se questo, gli permette di restare all’interno del suo range di tolleranza al dolore, ignora il segnale pur non avendo risolto il problema.

COSA è IL RANGE DI TOLLERANZA AL DOLORE?
È un range, ipotizziamo da 1 a 10, in cui il valore 10 rappresenta la soglia entro il quale il dolore è silente. Perciò se abbiamo dei dolori che con un compenso adattativo ci mantengono entro la soglia, ad es. un dolore alla lombare ridotto a valore 3 ed un dolore alla bocca ridotto a valore 5, totale 8, non avvertiamo alcun problema. Se a questo valore 8 però, si aggiungono poi ad es. problemi con il patner o con i figli (componente emotiva), iniziamo ad alimentarci in modo disordinato (componente chimica), subiamo un trauma al collo (componente fisica), ed oltrepassiamo così la soglia limite, molto probabilmente avvertiremmo oltre ai dolori sopraggiunti, anche quelli silenti.
Concentriamoci ora sulla bocca (apparato stomatognatico) che interagendo con il resto del corpo concorre a gestire la salute corporea; un problema ad essa può condizionare il sistema posturale, ma è pur vero il contrario, cioè che un problema nel resto del corpo può condizionarla.

QUINDI, LE PROBLEMATICHE STOMATOGNATICHE sono“sempre” completamente risolvibili?
NON SEMPRE PURTROPPO.

È importante per il paziente essere consapevole che, se persistono cause extrastomatognatiche non risolte o irrisolvibili, queste potrebbero influenzare patologicamente la bocca e perciò, non permettere la risoluzione completa del problema stomatognatico.
Quindi l’obbiettivo auspicabile, è la risoluzione completa delle problematiche, ma quello che è fattibile, è affrontare la situazione ad origine multifattoriale con un “Team” ad approccio multidisciplinare e se ci sono i presupposti, garantire l’impegno a portare il paziente quanto più possibile all’interno del suo range di tolleranza al dolore.
Per saperne di più…. http://www.giovannimaver.it/articoli/09.pdf

interazioni bocca e postura

interazioni bocca e postura

LE PROBLEMATICHE STOMATOGNATICHE
NON SEMPRE SONO COMPLETAMENTE RISOLVIBILI

“ AEP™System” armonia del sorriso, equilibrio posturale.

LA LINGUACCIA DI EINSTEIN E LA NOSTRA, COSA HANNO IN COMUNE?

Anche se la nostra non è “famosa” come la sua, la lingua ha comunque una grande importanza. Quando deglutiamo e siamo in fisiologia, appoggiamo inizialmente il dorso della lingua alla volta del palato, poi portiamo i denti ad un contatto lieve, facendo aderire la lingua contro tutte le superfici interne dei denti, guance e labbra, contro tutte le superfici esterne ed infine innalziamo e abbassiamo l’osso ioide. La sensazione che percepiamo, è quella di intimo contatto tra i denti e il corridoio muscolare formato da lingua e guance, rendendoci conto che
NON CI SONO SPAZI VUOTI.
Quando deglutiamo la nostra bocca, sigilla il nostro corpo e diventiamo un volume chiuso.

Per ragionare volumetricamente, pensiamo a quello che avviene quando gonfiamo un palloncino, una volta fatto il nodo di chiusura, ci rendiamo conto che l’aria contenuta in esso, occupa un volume definito e che se lo schiacciamo, resta inalterato volumetricamente, ma si ridistribuisce nello spazio.
Noi funzioniamo come il palloncino, a bocca chiusa “fatto il nodo”, il volume resta inalterato, ma se “schiacciati” si ridistribuisce.
Inoltre, è importante abituarsi a pensare al nostro corpo, COME UN GRANDE PUZZLE TRIDIMENSIONALE, in cui ogni tassello ha una sua posizione e forma, in relazione all’unicità di ogni viso e corpo.

SE ORA PROVIAMO A DEGLUTIRE, percepiamo se in fisiologia, la mancanza di spazi vuoti.
Ma proviamo a immaginare che ci manchino due denti, che vengano posizionati due impianti e che vengano create due corone dentali spostate internamente (vedi foto); grazie all’effetto palloncino, percepiremmo lo “schiacciamento “ della lingua (1600 / 2000 volte al giorno è la frequenza media della deglutizione) che sarebbe costretta a cercare spazio per ridistribuire il volume, spingendo in modo anomalo sugli altri denti con l’eventualità di creare sofferenze parodontali, torsioni dentali, diastemi e sicuramente, sempre in queste situazioni, adattamenti torsivi dell’osso ioide, punto di appoggio per i movimenti di apertura e chiusura della mandibola.
Osso ioide che interagisce con il resto del corpo …..

I denti, sia nelle riabilitazioni “su denti naturali che su impianti”, vanno considerati come tasselli del puzzle tridimensionale e in quanto tali, hanno una posizione ben definita in armonia con il resto della bocca e del corpo.

In particolare nelle riabilitazioni totali su impianti, bisogna porre particolare attenzione a…..
Per saperne di più…. http://www.giovannimaver.it/articoli/08.pdf

Immagine f8 3NON POSSIAMO SPOSTARE I VOLUMI DENTALI SENZA UN CRITERIO

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