ANCHE RONALDO USA IL BITE. PERCHE?
Un corpo in salute, che si trova in posizione eretta e antigravitaria, ha come naturale obiettivo la ricerca dell’equilibrio, da raggiungere con il minimo impegno muscolare e in assenza di dolore. Partendo da questa posizione di “riposo”, il corpo compie qualsiasi azione. L’utilizzo del minimo lavoro muscolare a riposo, è importante per potersi esprimere a piena potenza durante il gesto atletico. In presenza di un problema in bocca, si potrebbe assistere, invece, ad un’alterazione dell’equilibrio corporeo che determina dolore e contratture con conseguente perdita di efficacia/efficienza muscolare.
A RISULTARE PENALIZZATA è IN PRIMIS LA PRESTAZIONE SPORTIVA, con ricadute pessime anche per la tenuta psicologica dell’atleta. Una placca e successivamente un bite, rappresentano una soluzione efficace per evitare vuoti di performance. Con una “placca notturna occluso-posturale”, si resetta l’informazione patologica della bocca, permettendo il recupero dell’equilibrio posturale e della posizione di riposo fisiologica. Successivamente, la si stabilizza, supportando l’atleta durante la prestazione con un “bite sportivo di riprogrammazione”. Portato sia in allenamento che durante la competizione, abbiamo così la stabilizzazione della nuova posizione di lavoro, sollecitata dalla chiusura dei denti nei picchi di prestazione sportiva (detto popolare stringi i denti e vai). Il risultato è che, grazie alla “placca notturna occluso posturale” di resettazione e al “bite sportivo di riprogrammazione”, l’atleta, oltre a rendere silente la sintomatologia dolorosa, ha la possibilità di sfruttare appieno il suo potenziale muscolare.
“AEP™System” armonia del sorriso, equilibrio posturale.
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